Basilica di San Lorenzo Martire
La Chiesa Collegiata, realizzata da mons. Carlo Pallavicino tra il 1470 e il 1480, si trova sull'area dell'antico castello, di cui vennero utilizzati alcuni materiali edili.
L'edificio venne restaurato alla metà del '600, precisamente fra il 1682 e il 1694, mentre l'attuale facciata venne aggiunta solo nel 1877 su progetto dell'architetto Arborio Mella. Nel 1881 per volere di Mons. Massimiliano Pellegrini, su disegno dell'ing. Barbieri da Modena, fu sopraelevato il campanile che nel 1888 ospitò il nuovo concerto di otto campane.
Ha pianta a croce latina con abside esagonale, attualmente è lunga 51 metri e larga 35. Anche il campanile era originariamente più basso e si presenta oggi di 65 metri d'altezza.
Esternamente la facciata è tripartita e lo scomparto centrale timpanato, con decorazione musiva rappresentante la Vergine Immacolata. Le tre porte sono invece sormontate da lunette raffiguranti il patrono S. Lorenzo e i titolari delle altre due chiese, S. Giorgio e S. Giovanni Battista.
L'interno, sfarzoso e opulento, ha un apparato decorativo opera in gran parte di artisti cremonesi.
Tra i tanti spiccano le opere pittoriche di illustri maestri del XV e XVI secolo:
- i dipinti e gli affreschi del presbiterio e del coro realizzati tra il 1682 e il 1694 da Roberto De Longe, pittore fiammingo
- il quadro della Madonna con Bambino di Altobello Melone, nella cappella della Beata Vergine del Rosario
- le tele di Giovanni Battista Trotti, detto Malosso, ossia S. Girolamo, S. Lucia, SS. Cecilia e Caterina, Transito di S. Giuseppe
- le tele di Andrea Mainardi, detto Chiaveghino, ossia Crocefisso e Santi, Decollazione del Battista, S. Margherita, S. Brigida
- gli affreschi delle vele e delle lunette, oltre ad alcune tele, di Giovanni Battista Natali e figlio.
Nella sacrestia della Basilica sono conservate altre opere pittoriche e un'importante e preziosa raccolta di paramenti sacri