San Pietro in Corte (San Pedretto)
Questa frazione, più nota con il nome di San Pedretto, è divisa amministrativamente tra i Comuni di Monticelli d'Ongina e di Castelvetro Piacentino e il confine è segnato dal vecchio tracciato della strada statale che l'attraversa.
Il paese fece parte di una delle quattro corti regie dell'Oltrepo Cremonese, da cui la denominazione ''in Corte''.
Nel 2001 in località ''Secchetta'' sono stati scoperti i resti di una villa romana, testimonianza ulteriore della presenza nel nostro territorio di questo popolo.
L’attuale edificio venne realizzato nel 1713 sul luogo dove sorgeva il precedente ormai in stato di fatiscenza. Già nel 1108 un documento notarile testimonia l’esistenza di una chiesa in S. Pietro in Corte, sostituita poi da un convento e monastero cistercense (di cui oggi non è rimasta traccia). Nel XVII la chiesa, ridottasi probabilmente ad una costruzione campestre o ad una semplice cappella, venne riedificata per volere del parroco, della popolazione e delle Confraternite del SS. Sacramento e del Rosario. Nel 1807 fu rifatta la facciata del santuario, ma il pronao d’ingresso venne aggiunto solo nel 1854. Ai lavori di ripulimento e consolidamento dell’edificio, nel 1921, seguirono anche quelli di decorazioni e abbellimento dell’interno. Il campanile venne rifatto più volte, mentre il concerto di campane è recentissimo (1995).
L’edificio si presenta esternamente in linee post-barocche e affiancato da uno snello campanile con decorazioni e fregi in cotto. Internamente ad aula unica, con sei cappelle (tre per lato), abside semiesagonale e pilastri decorati con fastose cornici barocche decorate a tempera. Tra le opere pittoriche ricordiamo tele dei pittori Tagliasacchi, Viglioli e Campini, nonché un’ancona tardo-barocca in stucco contente un affresco di scuola cremonese (forse bottega di Antonio Campi) del XVI secolo.