La comunita' ebraica di Monticelli
I primi documenti che testimoniano la presenza degli ebrei a Monticelli risalgono alla seconda metà del XVI secolo e più precisamente ci riportano al 1562 quando il duca Ottavio Farnese concesse agli ebrei di aprire dei banchi di prestito per 12 anni (un solo banco in ciascun paese) in 16 località dei ''Ducati di Parma e Piacenza'', tra le quali risulta Monticelli d'Ongina. Le comunità si ampliarono nel 1597, a seguito dell'espulsione degli ebrei dal Ducato di Milano, quando le famiglie israelite furono costrette a lasciare Cremona e a Monticelli trovarono la benevola accoglienza dei Pallavicino senza così essere costrette ad allontanarsi eccessivamente dai luoghi d'origine.
A Monticelli abitavano in maggioranza nella cosiddetta ''Contrada degli Ebrei'' o ''Contrada Granda'' (attuale via Garibaldi) e in via Cavour, l'antica via del Pozzo. La sinagoga, rimasta attiva fino al 1930 e di cui oggi restano solo i muri esterni, era posta all'ultimo piano di un edificio che si affacciava da una parte sull'attuale via Garibaldi e dall'altra sull'attuale via Cavour. Assai scarse le segnalazioni su questa sinagoga, di cui non possediamo nessuna descrizione che ci aiuti a trarne qualche elemento architettonico e stilistico.
Un discorso particolare merita il cimitero, unica traccia di una comunità estinta. Posto a fianco di quello comunale, da cui lo separa un alto muro, è cinto per i restanti tra lati da un muro più basso; a differenza di altri, è costituito da due aree rettangolari contigue, entrambe chiuse da un cancello di ferro. Il primo campo consta di un ampio prato privo di lapidi che precede il cimitero vero e proprio; un lavello ottocentesco in pietra, utilizzato per il rituale lavaggio delle mani all'uscita dal luogo di sepoltura, è posto in prossimità del secondo cancello. Le tombe sono collocate in doppia fila ai lati di un vialetto d'ingresso lastricato che conduce alla camera mortuaria situata sul fondo. Questo piccolo edificio è stato utilizzato soprattutto da una famiglia che, pur risiedendo a Milano, ha continuato a seppellire i suoi defunti a Monticelli.
Di un certo interesse alcune lapidi risalenti alla seconda metà dell'Ottocento che presentano intarsi in bronzo ed altri steli del primo Novecento con decorazioni di gusto liberty.
A Monticelli abitavano in maggioranza nella cosiddetta ''Contrada degli Ebrei'' o ''Contrada Granda'' (attuale via Garibaldi) e in via Cavour, l'antica via del Pozzo. La sinagoga, rimasta attiva fino al 1930 e di cui oggi restano solo i muri esterni, era posta all'ultimo piano di un edificio che si affacciava da una parte sull'attuale via Garibaldi e dall'altra sull'attuale via Cavour. Assai scarse le segnalazioni su questa sinagoga, di cui non possediamo nessuna descrizione che ci aiuti a trarne qualche elemento architettonico e stilistico.
Un discorso particolare merita il cimitero, unica traccia di una comunità estinta. Posto a fianco di quello comunale, da cui lo separa un alto muro, è cinto per i restanti tra lati da un muro più basso; a differenza di altri, è costituito da due aree rettangolari contigue, entrambe chiuse da un cancello di ferro. Il primo campo consta di un ampio prato privo di lapidi che precede il cimitero vero e proprio; un lavello ottocentesco in pietra, utilizzato per il rituale lavaggio delle mani all'uscita dal luogo di sepoltura, è posto in prossimità del secondo cancello. Le tombe sono collocate in doppia fila ai lati di un vialetto d'ingresso lastricato che conduce alla camera mortuaria situata sul fondo. Questo piccolo edificio è stato utilizzato soprattutto da una famiglia che, pur risiedendo a Milano, ha continuato a seppellire i suoi defunti a Monticelli.
Di un certo interesse alcune lapidi risalenti alla seconda metà dell'Ottocento che presentano intarsi in bronzo ed altri steli del primo Novecento con decorazioni di gusto liberty.