IL SAN MARTINO DI MONTICELLI DAL 3 AL 5 NOVEMBRE
Comunicato del 31/10/2023
25^ EDIZIONE DELLA TRADIZIONALE RIEVOCAZIONE
Un tempo il giorno di San Martino (11 novembre) segnava la fine dell'anno agrario e quindi del contratto di lavoro, che era annuale e che potevaanche non essere rinnovato.
Per il contadino al quale non veniva rinnovato, questo momento significava perdere non solo il lavoro, ma anche la casa ed in questo giorno avvenivano quindi i traslochi: scene che si ripetevano di cascina in cascina in cui spesso si incrociavano le famiglie che andavano quelle che tornavano.
Sul carro, trainato dai buoi, la famiglia che se ne andava, metteva le poche cose di proprietà: i mobili, le scorte di viveri, il legname, le gabbie di polli, il maiale ma anche i bambini ed i vecchi.
Tuttora in molti luoghi si usa dire “far San Martino” all’atto di traslocare o sgomberare, perché era proprio in questo periodo che si cambiava tradizionalmente casa: praticamente tutti i cambiamenti si facevano per San Martino!
Per chi invece aveva scampato il pericolo della fame e della paura per ciò che avrebbe potuto accadere nel nuovo anno agrario, il S. Martino si trasformava in un giorno di festa, favorita dal vino “vecchio” che proprio in questi giorni occorreva finire per pulire le botti e lasciarle pronte per la nuova annata.
Questo è il 25° anno che a Monticelli d’Ongina si organizza un evento speciale, una vera e prorpia rievocazione del trasloco, dove si rivedono trattori Landini, muli e cavalli che trainano vecchi carri di legno allestiti con mobili e attrezzi dell’epoca.
A fare da cornice alla sfilata dei carri ci sono molti figuranti per le vie del paese che interpretano i mestieri di una volta, come il casaro, la pigiatura dell’uva, l’impagliatore di sedie, il fabbricante di reti e nasse, il maniscalco, l’intrecciatrice d’aglio, il pastaio con il torchio, il calzolaio, la ricamatrice e tanti altri.
Per l'importante traguardo di un quarto di secolo, l'edizione 2023 si è ampliata e la festa è prevista in due sere e un pomeriggio intero, con anche il coinvolgimento delle associazioni e dei volontari del paese.
Come meglio esplicitato sul manifesto allegato, sono previste, oltre alla tradizionale sfilata dei carri
- una commedia dialettale nel teatrino della Rocca
- una serata con la balera, come una volta su pista di legno e musica con strumenti acustici
- un concorso fotografico che testimoni l’evento
- la realizzazione di un video-documentario che alternerà le interviste a scene girate durante l’evento
- la rievocazione della scuola rurale dove i bambini potranno partecipare e fare attività creative e manuali.
163 Letture